I motivi che possono spingere una persona ad intraprendere un percorso di terapia possono essere diversi: la presenza di una condizione di forte disagio psicofisico, un momento di crisi, una fase di particolare stress, dovuta ad un cambiamento importante, un cambiamento nelle tue abitudini comportamentali, oppure problemi relazionali.
O anche semplicemente, la voglia di conoscersi meglio, di affrontare quelle domande un po’ scomode che abbiamo evitato di porci per tanto tempo, e che cominciano a diventare sempre più presenti nella nostra mente.
Insomma, non bisogna essere “pazzi” per andare dallo Psicologo! Che poi, mi sono sempre chiesta, che significato attribuisci a questa parola, perché se pazzo vuol dire, perdere il controllo, beh direi che almeno una volta al giorno ad ognuno di noi, può capare di perdere il controllo.
Per esempio, quando viviamo un’emozione molto forte e non sappiamo regolarla, come la rabbia, o la felicità; oppure mentre stiamo facendo qualcosa e magari parte alla radio la nostra canzone preferita, e ci scateniamo; o anche quando ci fissiamo su qualcosa, e non smettiamo di pensarci, e la cosa ci sembra del tutto fuori controllo, eppure se all’improvviso squilla il telefono, distogliamo subito la nostra attenzione da quei pensieri, dimostrando che possiamo riavere quel controllo.
Insomma, piccoli momenti in cui spostiamo la nostra attenzione, abbassiamo la guardia e perdiamo il controllo. A chi non è capitato uno di questi momenti? Anche a me può capitare.
Questo dovrebbe renderci pazzi? Non credo, penso piuttosto che ci renda semplicemente umani, non esseri perfetti, con virtù e difetti, che a volte ci danno la percezione di essere sbagliati o inadeguati.
Prova a pensarci, qual è il vero problema: ammettere di avere dei limiti (rispetto ad una situazione), che potrebbero richiedere un aiuto, o ostinarsi nel non voler accettare le proprie debolezze, e tirare avanti, fino a scoppiare, per poi dimostrare di non avere il controllo sulla propria vita?Cosa dimostra di avere il controllo? Sapersi fermare e chiedere un aiuto in maniera consapevole? O andare avanti per automatismo fino ad implodere?
Qualunque sia il motivo che ti ha spinto/a a cercarmi, sono felice che tu l’abbia fatto, che ti sia dato/a questa opportunità per prenderti cura di te e per approfondire la tua conoscenza.
Chiedere aiuto è un grandissimo atto di amore, di forza e di coraggio verso sé stesi, e io non lo do mai per scontato, quindi a prescindere da ciò che deciderai di fare, ringraziati per questo.
E se me ne darai la possibilità, non vedo l‘ora di cominciare questo viaggio insieme.
Grazie.
Dr.ssa Josephine Calefati
Psicologa Psicoterapeuta a Fasano (BR)